un po’di storia

Il primo numero di Nota-m porta la data del 1° maggio del 1993 come espressione del gruppo avviato a Milano nel 1979 dall’incontro di alcuni abbonati alla rivista genovese Il gallo, per leggere la Bibbia e dibattere nello stesso spirito gli analoghi temi della storica pubblicazione nata nel 1946 da amici riuniti intorno a Nando Fabro.

Nel corso del tempo il gruppo acquista però indipendenza e originalità fino a esprimere una propria voce, Nota-m: il nome ricorda l’acronimo inglese NOtice To AirMen, informative dirette ai piloti con disposizioni da seguire nella navigazione, ma è anche una NOTA da Milano, perché inizialmente si trattava di una circolare agli amici milanesi del Gruppo del Gallo per passare informazioni e notizie organizzative e magari qualche osservazione da condividere e discutere.

Dopo i primi anni a frequenza saltuaria, Nota-m diventa quindicinale e dal 2018 mensile, cambia la sua natura originale di strumento di informazione interna e accoglie contributi di altri nei suoi dintorni con i quali si sente in consonanza, sia per spontanea proposta sia per amichevole richiesta.

In origine inviato in forma cartacea, poi diffuso quasi unicamente per posta elettronica a un migliaio di indirizzi e ospitato in rete nel sito amico de Il Dialogo, dal luglio 2014 è leggibile e scaricabile in questo sito.

Una newsletter informa gli amici lettori della disponibilità on-line del nuovo numero.

 

… e con le parole della poesia:

 

Ogni inizio contiene una magia

che ci protegge e a vivere ci aiuta. 

Hermann Hesse

 

Anche l’inizio di Nota-m, il n°1 del 1 maggio 1993, conteneva una magia: la magia del suo futuro da scoprire nel tempo concessoci, ignoto e sempre nuovo. Magia del bene prezioso della relazione, con le sue stagioni dentro e fuori di noi, a volte silenziose, a volte dirompenti.

Magia di pensieri che si fanno parole, nomi, visi, voci, memoria raccolta in un foglio dopo l’altro.

Dapprima fogli come appunti, scritti a mano o sulla vecchia macchina da scrivere, raccolti e composti, poi i piccoli dischi pronti a trasformarsi in fogli e ora pensieri fluttuanti nell’energia che ci avvolge, catturabili premendo i bottoni del piccolo compagno PC…

Da allora un lungo tempo attraversato da speranze e delusioni espresse e condivise, dubbi, paure, domande continue senza possibili risposte, preghiere incessanti e mute, pianto e conforto.

Tempo delle nostre vite nel loro scorrere, nel loro struggente spegnersi per chi in questo tempo ha dovuto lasciarci e ora accompagna in silenzio il nostro cammino.

Tempo delle nostre vite e in filigrana il tempo della Storia che non ci appartiene, ma a cui noi apparteniamo.

Magia dell’incontro con se stessi, che inizia nell’incontro del pensiero e dell’abbraccio dell’altro «e a vivere ci aiuta»…

Giancarla Gandolfi Brambilla