DA CONSIDERARE
- Sul numero di dicembre di Koinonia, Giorgio Chiaffarino segnala
Giancarla Codrignani scrive a Raniero La Valle
– che nel numero di novembre, aveva scritto Il Senato: da ente inutile a ente pericoloso? –
perché «se il futuro è cambiamento, quello che conta, sempre tenendo l’occhio ai principi, è avere coraggio».
- Piero Basso propone nelle comunicazioni che diffonde periodicamente tra gli amici una interessante sintesi dell’articolo di Salvatore Biasco: Abbiamo l’opzione di uscire dall’euro?
Per leggere l’intero articolo: http://www.spazioliblab.it/?p=4882
- Dal sito amico dei Viandanti, Giorgio Chiaffarino segnala per chi ha voglia di leggere e, soprattutto, per non dimenticare una grande donna” :
Trenta’anni fa la Commissione Anselmi sulla Loggia P2
- A proposito di “si fanno più soldi con gli immigrati che con il traffico di droga droga”, vedi il comunicato stampa del Naga
- Giorgio Chiaffarino suggerisce la lettura di questo messaggio di d. Gino Rigoldi come
“un modo diverso e più utile di criticare il governo…”
Caro Matteo, tassare chi fa il bene non è una buona idea
- L’amica Titti Zerega di Genova ci propone:
9 bufale sugli immigrati: smentite dai numeri
- Le sfide attuali della democrazia
di Michele Salvati, La Lettura, 16.11.2014
«Queste sono le due principali sfide che la democrazia odierna deve affrontare, una sfida esterna e una interna. La prima non è affrontabile con gli strumenti della democrazia, perché i rapporti internazionali non sono democratici. Qui, oggi, è giocoforza affidarsi alla saggezza e alla qualità dei ceti dirigenti dei diversi Stati, alla loro capacità di azione comune, perché le costrizioni che la globalizzazione e l’Unione Europea impongono alla possibilità dei governi di soddisfare le domande dei cittadini, anche le più ragionevoli, minacciano seriamente la qualità della democrazia in molti Paesi. La sfida interna è invece affrontabile con gli strumenti della democrazia e del costituzionalismo, purché i mutamenti sociali ed economici che hanno condotto alla democrazia del pubblico vengano riconosciuti nella loro forza, nonsi pretenda di spingere indietro l’orologio della storia e non si cominci a paventare plebiscitarismo e cesarismo ogni volta che appare sulla scena un leader dotato di capacità di iniziativa e decisione. Gli strumenti costituzionali per sventare derive cesaristiche esistono e possono essere rafforzati: ma, dai tempi di Max Weber, sappiamo che ciò di cui la democrazia maggiormente soffre è la mancanza di leadership individuale, di decisione e di iniziativa, non di un suo eccesso».
Per leggere tutto l’articolo:
http://lettura.corriere.it/debates/la-democrazia-e-in-crisi-niente-di-nuovo/
- Associazione Viandanti • Rete dei Viandanti
Convegno Separati, divorziati, risposati. Fallibilità dell’amore umano nello sguardo di Dio
Sintesi propositiva a partire dalle relazioni e dal dibattito