LIGURIA 2014: SCAJOLA BATTE PERTINI

Leggo questo titolo sul web e, incuriosito, vado a leggere anche il testo. È una versione dettagliata delle vicende delle primarie in Liguria che hanno portato alla sconfitta la lista del Pd e la sua capolista Paita e la vittoria della lista della destra e del suo leader Toti, paracadutato per l’occasione nella regione.

Tutto vero, credo, e poi non ho nessun elemento per verificare o contraddire le notizie. Addirittura la cosa non mi interessa. Faccio un’altra riflessione: perché impiegare oggi tempo e energie per una vicenda ormai così lontana e digerita? Perché è paradigmatica di come reagire a vicende che non condivido.  Invece di oppormi dall’interno e continuare la battaglia, mi organizzo separatamente e lascio campo libero alla vittoria degli avversari. Ho vinto una battaglia e ho perso la guerra. Questa storia che la sinistra dovrebbe mandare a memoria, non solo per l’oggi ma per il domani e per sempre, evidentemente è tutt’altro che digerita ma continuare a ripeterla non è che la giustifica. Continua a essere un clamoroso errore politico. È consentire ai propri avversari, senza neppure la fatica di provarci, l’antico espediente del divide et impera! Nel caso concreto è stato consentire il successo a un simpatico signore per il quale Liguria è poco più di un nome nella carta geografica e, preferibilmente, è attratto, dagli impegni e dalle prospettive della sua parte politica sul piano nazionale.