TUTTI CONTRO TUTTI

Siamo in presenza di un piccolo cabotaggio generalizzato e davanti a tante strategie diverse per far fronte al calo lento ma inarrestabile dei lettori e delle copie vendute (e la fonte di tanti benemeriti edicolanti che non riescono diversificare la loro attività…).

L’impressione è che aumenti la spazzatura (e non solo quella nelle strade di Roma!). È vero tutto quello che aiuta la mia polemica, non c’è bisogno di verifiche, nessun controllo delle fonti… Tutte inutili perdite di tempo anche perché, in fondo, si rischia poco o addirittura niente!

La politica, priva di argomenti, scende verso la barbarie delle faide personali. Se poi si muovono anche i “servizi” da noi è il segnale che il peggio è già qui (ricordiamo la strategia della tensione: nessuno per quei fatti ha trovato i responsabili)

L’ultima è quella di un carabiniere – si suppone uno specialista – che trascrive una intercettazione su un fatto determinante nella attuale polemica politica e… si sbaglia! Attribuisce a un tale le parole di un altro: ma non è una dichiarazione banale, è una frase dirompente! Cui prodest?

Matteo Renzi scrive una cosa che dovrebbe valere in tutti i casi:« Chi ha sbagliato pagherà fino all’ultimo centesimo, comunque si chiami. Spero che valga anche per chi – tra i giornalisti – ha scambiato la ricerca della verità con una caccia all’uomo che lascia senza parole». No. qui è lui che sbaglia: nessuno pagherà niente come dice la tradizione, protetti o dalla immunità o dall’oblio, così presente in quantità nel nostro oggi.