Osservando gli eventi della politica, ma non solo, verrebbe giusto da convenire.
Per recuperare qualche bricilola di conforto si può guardare con una buona lente di ingrandimento tra gli scarti dietro le quinte…
il Blog di Enrica Brunetti |
B612 è l’asteroide del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry:
“L’essenziale è invisibile agli occhi”
Osservando gli eventi della politica, ma non solo, verrebbe giusto da convenire.
Per recuperare qualche bricilola di conforto si può guardare con una buona lente di ingrandimento tra gli scarti dietro le quinte…
Della natura abbiamo perso il contatto, probabilmente non sapremmo neanche più viverci dentro senza gli elementi della nostra quotidianità tecnologica. Eppure sono queste leggi che ci governano, che ci fanno della stessa sostanza dell’universo, che ci legano allo stesso destino mentre aspiriamo a un qualche oltre…
Questo spot del WWF è un piccolo richiamo a guardare con occhi diversi a ciò che consideriamo normalità dei nostri giorni, però non si capisce perché, cominciando in coppia, finisca poi solo al maschile… Forse perché la negatività del mondo sta tutta in quell’ego ipertrofico? E la donna, com’è che sparisce dalla storia?
I commenti sono chiusi per questo articolo.
Mentre si guarda già alla Generazione Z dei Post-Millennials, vale la pena di dare un’occhiata a quella dei Millennias, cioè dei nati tra i primi anni ’80 e i primi anni 2000, la generazione più vasta di sempre (2,3 miliardi, la metà della forza lavoro mondiale entro il 2020), definita anche generazione Y dopo quella X dei nati tra il 1963 e il 1980, a sua volta seguita a quella dei Baby Boomers dell’esplosione demografica seguita alla fine della guerra mondiale.
L’Huffington Post, testata online, li definisce:
«Impazienti, preoccupati di distinguersi in una società che omologa, abituati all’idea della mobilità, soprattutto in ambito lavorativo, e team oriented. Ma la differenza più grande rispetto alla generazione X riguarda senz’altro il rapporto con la tecnologia: non tutti i millennials sono nativi digitali, ma la maggior parte di loro sono comunque sempre connessi alla rete tramite computer, smartphone o tablet».
Vedi anche sulla Stampa online: Non toccarmi, taggami: niente sesso, siamo millennials.
I commenti sono chiusi per questo articolo.
Questo monologo sul bullismo di Paola Coltellesi con Marco Mengoni dimostra come anche uno show possa essere intelligente e come si possa imparare anche quando ci si svaga…
Laura & Paola 01/04/2016
I commenti sono chiusi per questo articolo.
La domanda è: noi dove stiamo andando?
I commenti sono chiusi per questo articolo.
Tra i disturbi alimentari del nostro tempo e della nostra cultura occidentale, c’è anche l’ortoressia, una vera e propria mania per il cibo sano a tutti i costi, al di là di ogni ragionevole buon senso.
Solo in Italia 300mila persone sarebbero «ossessive nella pianificazione dei propri pasti, nel tagliare al minimo sindacale le dosi di zucchero e sale, nell’usare particolari tecniche di cottura o stoviglie».
Un fanatismo alimentare che partirebbe da scelte inizialmente giuste e corrette, come evitare alimenti trattati con pesticidi o additivi artificiali per poi sconfinare nella mania, nel dogmatismo fanatico contro il grano, il glutine, il lievito, la soia, il mais o i latticini…
Si arriva così a elaborare una specie di personale religione del cibo con tanto di «visione del mondo e dell’uomo per cui tutto il benessere dipende solo ed esclusivamente da cosa si ingerisce», ma si arriva anche alla malattia, con danni fisici e fuga dalla vita sociale, perché come ci si può fidare del cibo degli altri, del ristorante o degli amici?
Come sempre, il meglio sconfigge il bene e il fondamentalismo ortodosso, in qualsiasi caso, fa male alla vita.
I commenti sono chiusi per questo articolo.
Tra la posta di oggi, ho trovato anche una petizione per dire no all’utilizzo dei pesci rossi come bomboniere, pesciolini che poi finiscono per morire pochi giorni dopo la festa (non si danno notizie di eventuali sopravvissuti). Pare, infatti che si stia diffondendo la moda di ricorrere ai pesci rossi per arricchire matrimoni e compleanni con un tocco di eccentrica e poetica creatività…
Lo so, nel mondo succede di tutto, si soffre e si muore attraverso qualsiasi modalità sia concepibile dalla mente umana, per cui questa notizia può apparire una banalità: non riguarda gli umani ed è piccola cosa rispetto agli eventi che sfilano quotidianamente davanti alle nostre coscienze.
Eppure… l’abitudine a ignorare una sofferenza, qualunque essa sia, a pensare la vita in termini di oggettistica alimenta, altrettanto quotidianamente, il lato oscuro che sta in noi, in ciascuno di noi…
Lascia il primo commento.
I commenti sono chiusi per questo articolo.